PERCORSO Dog Trail Trofeo Spirito Libero (Competitivo) / Trekking Dogs (non competitivo).
Il Percorso del TROFEO SPIRITO LIBERO è pensato per garantire la massima sicurezza.
Percorso 2023:
13KM 850D+
Traccia GPX
Percorso di gara:
Partenza - fraz. Valcava- Piazza San Rocco;
via per Valcava per 50mt;
svolta a destra per il sentiero escursionistico direzione chiosco Valcava;
sentiero DOL nº 571 Monte Tesoro;
sentiero nº 571 Pertus;
sentiero nº 571 Pertusino;
sentiero nº 817 Forcella Bassa;
sentiero nº 811 Colle di Sogno, 823 dir Valcava, 821 fraz. Valcava.
Arrivo - fraz. Valcava -Piazza San Rocco.
Partenza - fraz. Valcava- Piazza San Rocco;
via per Valcava per 50mt;
svolta a destra per il sentiero escursionistico direzione chiosco Valcava;
sentiero DOL nº 571 Monte Tesoro;
sentiero nº 571 Pertus;
sentiero nº 571 Pertusino;
sentiero nº 817 Forcella Bassa;
sentiero nº 811 Colle di Sogno, 823 dir Valcava, 821 fraz. Valcava.
Arrivo - fraz. Valcava -Piazza San Rocco.
Dog Trail Trofeo Spirito Libero:
un viaggio che vi racconterà i luoghi della gara.............
Partenza/Arrivo: Torre Dè Busi_Fraz. Valcava, Piazza San Rocco(BG)
Pronti viaaaa !!!!
Partenza dal centro paese di Valcava e subito si sale verso Passo Valcava percorrendo da subito tratti in
salita con pendenze che si fanno sentire.....
Un pò di storia:
Il valico di Valcava è un valico prealpino posto a 1.340 m di altitudine.
Prende il nome dal paesino di Valcava, che si trova in prossimità del valico sul versante della Val San Martino; talvolta, con "Valcava" si intende anche il valico stesso.
La strada del versante della Val San Martino è nota agli appassionati di ciclismo per essere una delle salite più difficili della zona.
Il tratto più difficile, ancora più duro perché arriva dopo diversi km di salita impegnativa (al 7-8%), è il "muro" che inizia a circa 4 km dal valico: subito dopo una curva a destra, la strada sale dritta per 250-300 metri con una pendenza del 18% (annunciata dal cartello stradale prima della curva), prosegue con pendenze meno estreme, ma sempre molto impegnative per circa 2.5 km, con altri tratti al 14% e al 17%, e oltre l'11% di media.
Questa salita è stata affrontata dal Giro di Lombardia in numerose occasioni dal 1986 in poi, e il suo muro ha fatto "vittime" illustri tra cui Laurent Fignon, staccato da Gianbattista Baronchelli. Il record dell'ascesa è stato stabilito da Ivan Gotti in circa 35'.
Valcava occupa anche un piccolo posto nella storia degli sport invernali, essendo stata tra le prime stazioni sciistiche della Lombardia e delle Alpi Centrali, attiva fino ai tardi anni settanta, servita da una storica funivia con partenza a Torre de' Busi, progettata dall'ing. Luis Zuegg e aperta nel 1928, dunque una delle prime in Italia: dell'impianto si conservano ad oggi la stazione di arrivo a Valcava e, in essa, una delle cabine.
un viaggio che vi racconterà i luoghi della gara.............
Partenza/Arrivo: Torre Dè Busi_Fraz. Valcava, Piazza San Rocco(BG)
Pronti viaaaa !!!!
Partenza dal centro paese di Valcava e subito si sale verso Passo Valcava percorrendo da subito tratti in
salita con pendenze che si fanno sentire.....
Un pò di storia:
Il valico di Valcava è un valico prealpino posto a 1.340 m di altitudine.
Prende il nome dal paesino di Valcava, che si trova in prossimità del valico sul versante della Val San Martino; talvolta, con "Valcava" si intende anche il valico stesso.
La strada del versante della Val San Martino è nota agli appassionati di ciclismo per essere una delle salite più difficili della zona.
Il tratto più difficile, ancora più duro perché arriva dopo diversi km di salita impegnativa (al 7-8%), è il "muro" che inizia a circa 4 km dal valico: subito dopo una curva a destra, la strada sale dritta per 250-300 metri con una pendenza del 18% (annunciata dal cartello stradale prima della curva), prosegue con pendenze meno estreme, ma sempre molto impegnative per circa 2.5 km, con altri tratti al 14% e al 17%, e oltre l'11% di media.
Questa salita è stata affrontata dal Giro di Lombardia in numerose occasioni dal 1986 in poi, e il suo muro ha fatto "vittime" illustri tra cui Laurent Fignon, staccato da Gianbattista Baronchelli. Il record dell'ascesa è stato stabilito da Ivan Gotti in circa 35'.
Valcava occupa anche un piccolo posto nella storia degli sport invernali, essendo stata tra le prime stazioni sciistiche della Lombardia e delle Alpi Centrali, attiva fino ai tardi anni settanta, servita da una storica funivia con partenza a Torre de' Busi, progettata dall'ing. Luis Zuegg e aperta nel 1928, dunque una delle prime in Italia: dell'impianto si conservano ad oggi la stazione di arrivo a Valcava e, in essa, una delle cabine.
Passo Valcava-Laghetto Pertus:
I primissimi Km da non sottovalutare......
Tra Passo Valcava 1.340m s.l.m e il Laghetto Pertus, dove è posto il primo ristoro al quarto km, dovete percorrere un tratto impegnativo che sale al Monte Tesoro 1.432m s.l.m punto più alto del percorso TSL.
Un po’ di storia:
Il Monte Tesoro è situato lungo la dorsale che degrada a meridione del Monte Resegone e divide la Valle San Martino dalla Valle Imagna e quindi le provincie di Lecco e di Bergamo.
Dalla sua cima la vista spazia a 360 gradi sulle Prealpi Lecchesi e Orobiche ma anche sulle lontane Retiche e sui laghi di Olginate, Garlate, Annone e Pusiano.
Sulla vetta nel 1985 sono stati eretti una croce metallica alta 15 metri ed un sacrario a ricordo dei soldati italiani caduti in guerra.
Nel piano sottostante il sacrario è stato ricavato un rifugio-ristoro.
I primissimi Km da non sottovalutare......
Tra Passo Valcava 1.340m s.l.m e il Laghetto Pertus, dove è posto il primo ristoro al quarto km, dovete percorrere un tratto impegnativo che sale al Monte Tesoro 1.432m s.l.m punto più alto del percorso TSL.
Un po’ di storia:
Il Monte Tesoro è situato lungo la dorsale che degrada a meridione del Monte Resegone e divide la Valle San Martino dalla Valle Imagna e quindi le provincie di Lecco e di Bergamo.
Dalla sua cima la vista spazia a 360 gradi sulle Prealpi Lecchesi e Orobiche ma anche sulle lontane Retiche e sui laghi di Olginate, Garlate, Annone e Pusiano.
Sulla vetta nel 1985 sono stati eretti una croce metallica alta 15 metri ed un sacrario a ricordo dei soldati italiani caduti in guerra.
Nel piano sottostante il sacrario è stato ricavato un rifugio-ristoro.
Pertus-Forcella Bassa (Ex Convento)
Dopo esser partiti dal ristoro in Pertus lasciandoci il laghetto alle nostre spalle, ci dirigiamo verso destra, percorrendo un tratto di strada pianeggiante sterrata, al termine della quale entriamo nel bosco dove il sentiero in leggera discesa per circa un chilometro e mezzo, ci porta davanti ad una maestosa struttura, oggi conosciuta come ex Convento, ma un tempo grande albergo.
Un pó di storia:
a cavallo tra la Val San Martino e la Valle Imagna, più di un secolo fa il "Grande Albergo del Pertus" richiamava alle pendici del Monte Ocone signori, nobili e ricchi borghesi milanesi.
Tra la fine dell'800 e gli anni '30 del '900 è stato una meta turistica a 5 stelle, una meta turistica della "Milano bene" durante la Bell'Epoque.
Un luogo un tempo vivo e lussuoso che (già una colonia estiva per seminaristi nel dopoguerra) giace abbandonato e chiuso da oltre 30 anni in mezzo a boschi di faggi e castagni.
E' stato in servizio fino al 1931 e successivamente è stato acquisito dal Seminario di Venegono che, fino al 1985, lo ha usato come luogo di ritiro estivo per gli aspiranti sacerdoti.
Da allora però è rimasto chiuso e semi-abbandonato.
L'hotel già a inizio '900 era elettrificato e ben presto arrivò persino il telefono.
Gli ospiti - da 30 a 50 - avevano a disposizione solarium, cucina, ristorante, stireria ed una chiesetta.
Arrivava - portato da Carenno - il "Corriere della Sera" in modo che fossero sempre aggiornati durante i loro lunghi soggiorni, ed ogni venerdì veniva inoltre portato il pesce persico da Lecco.
Venne costruito tra il 1890 e il 1895 dalla Società Anonima "Madesimo Spluga" che aveva anche realizzato il Grand'Hotel alle terme di Madesimo.
Era lussuoso, pensato per una clientela ricca e danarosa. Tra gli ospiti che sicuramente hanno soggiornato qui al Pertus ricordiamo l'editore Dante Segati e Nicola Zingarelli, l'autore del celebre dizionario.
Erano davvero altri tempi.
Le prealpi erano mete di turismo: stabilimenti termali sorgevano in varie località lombarde a anche la Val San Martino (le prime montagne che incontra chi arriva da Milano) richiamava visitatori da tutta la Lombardia.
Erano località di "grido", amatissime e frequentatissime.
Oggi l'albergo è collegato a Carenno e a Forcella Alta dalla strada agri-silvo-pastorale che all'epoca, ovviamente non c'era. L'hotel era isolato in mezzo alla natura, con una splendida vista sulla Valle Imagna, sul Resegone, sulla Val San Martino e non solo: alcune mattine si riesce chiaramente a vedere il Monte Rosa in lontananza.
Gli ospiti arrivavano a Calolzio con la ferrovia, prendevano una corriera per Carenno e poi raggiungevano l'albergo a dorso dei muli. Alcuni portantini si occupavano dei bagagli.
A Carenno l'ex albergo viene spesso chiamato anche “Ex convento".
L'albergo rimase in funzione fino all'inizio degli anni '30, quando fallì e venne chiuso per venire poi riconvertito a colonia religiosa.
Anche Papa Montini, quando era Cardinale di Milano, vi soggiornò e conobbe dunque la zona di Carenno e del Pertus.
Dopo esser partiti dal ristoro in Pertus lasciandoci il laghetto alle nostre spalle, ci dirigiamo verso destra, percorrendo un tratto di strada pianeggiante sterrata, al termine della quale entriamo nel bosco dove il sentiero in leggera discesa per circa un chilometro e mezzo, ci porta davanti ad una maestosa struttura, oggi conosciuta come ex Convento, ma un tempo grande albergo.
Un pó di storia:
a cavallo tra la Val San Martino e la Valle Imagna, più di un secolo fa il "Grande Albergo del Pertus" richiamava alle pendici del Monte Ocone signori, nobili e ricchi borghesi milanesi.
Tra la fine dell'800 e gli anni '30 del '900 è stato una meta turistica a 5 stelle, una meta turistica della "Milano bene" durante la Bell'Epoque.
Un luogo un tempo vivo e lussuoso che (già una colonia estiva per seminaristi nel dopoguerra) giace abbandonato e chiuso da oltre 30 anni in mezzo a boschi di faggi e castagni.
E' stato in servizio fino al 1931 e successivamente è stato acquisito dal Seminario di Venegono che, fino al 1985, lo ha usato come luogo di ritiro estivo per gli aspiranti sacerdoti.
Da allora però è rimasto chiuso e semi-abbandonato.
L'hotel già a inizio '900 era elettrificato e ben presto arrivò persino il telefono.
Gli ospiti - da 30 a 50 - avevano a disposizione solarium, cucina, ristorante, stireria ed una chiesetta.
Arrivava - portato da Carenno - il "Corriere della Sera" in modo che fossero sempre aggiornati durante i loro lunghi soggiorni, ed ogni venerdì veniva inoltre portato il pesce persico da Lecco.
Venne costruito tra il 1890 e il 1895 dalla Società Anonima "Madesimo Spluga" che aveva anche realizzato il Grand'Hotel alle terme di Madesimo.
Era lussuoso, pensato per una clientela ricca e danarosa. Tra gli ospiti che sicuramente hanno soggiornato qui al Pertus ricordiamo l'editore Dante Segati e Nicola Zingarelli, l'autore del celebre dizionario.
Erano davvero altri tempi.
Le prealpi erano mete di turismo: stabilimenti termali sorgevano in varie località lombarde a anche la Val San Martino (le prime montagne che incontra chi arriva da Milano) richiamava visitatori da tutta la Lombardia.
Erano località di "grido", amatissime e frequentatissime.
Oggi l'albergo è collegato a Carenno e a Forcella Alta dalla strada agri-silvo-pastorale che all'epoca, ovviamente non c'era. L'hotel era isolato in mezzo alla natura, con una splendida vista sulla Valle Imagna, sul Resegone, sulla Val San Martino e non solo: alcune mattine si riesce chiaramente a vedere il Monte Rosa in lontananza.
Gli ospiti arrivavano a Calolzio con la ferrovia, prendevano una corriera per Carenno e poi raggiungevano l'albergo a dorso dei muli. Alcuni portantini si occupavano dei bagagli.
A Carenno l'ex albergo viene spesso chiamato anche “Ex convento".
L'albergo rimase in funzione fino all'inizio degli anni '30, quando fallì e venne chiuso per venire poi riconvertito a colonia religiosa.
Anche Papa Montini, quando era Cardinale di Milano, vi soggiornò e conobbe dunque la zona di Carenno e del Pertus.
Forcella Bassa (Ex Convento)-Colle Di Sogno.
Dall’ex Convento percorreremo circa 1 km dove troveremo il cartello che ci indicherà la svolterà a destra, sentiero nº 822 dove percorreremo dei tratti veloci e divertenti con dei traversi mangia e bevi (sali e scendi) che ci porterà a Colle Di Sogno dove è situato il secondo ristoro (LIQUIDI) al 10° km.
Un pò di curiosità:
Colle di Sogno è una frazione del comune di Carenno, posta a quota 954m .
Colle di Sogno è un rustico borgo panoramico dai vicoli stretti e dalle caratteristiche case e piazzette.
Il borgo è certamente da considerarsi uno dei più belli dell'alta Valle San Martino (come indica del resto anche il nome), appoggiato sul crinale della montagna.
Vicino alle abitazioni troviamo anche fienili con tipiche porte d'ingresso e fontane.
Sul fronte di una cascina del centro infine anche un affresco con struttura di polittico, opera di Antonio Sibella.
Dall’ex Convento percorreremo circa 1 km dove troveremo il cartello che ci indicherà la svolterà a destra, sentiero nº 822 dove percorreremo dei tratti veloci e divertenti con dei traversi mangia e bevi (sali e scendi) che ci porterà a Colle Di Sogno dove è situato il secondo ristoro (LIQUIDI) al 10° km.
Un pò di curiosità:
Colle di Sogno è una frazione del comune di Carenno, posta a quota 954m .
Colle di Sogno è un rustico borgo panoramico dai vicoli stretti e dalle caratteristiche case e piazzette.
Il borgo è certamente da considerarsi uno dei più belli dell'alta Valle San Martino (come indica del resto anche il nome), appoggiato sul crinale della montagna.
Vicino alle abitazioni troviamo anche fienili con tipiche porte d'ingresso e fontane.
Sul fronte di una cascina del centro infine anche un affresco con struttura di polittico, opera di Antonio Sibella.
Colle Di Sogno-Valcava (Arrivo)
Dopo aver percorso circa 10 Km e fatto la sosta al secondo ristoro, si lascia il bellissimo paese di Colle Di Sogno per affrontare la parte più dura del percorso, dove i più allenati faranno la differenza.
Il mio consiglio è di non forzare il ritmo nei primi chilometri ma tenersi un pò le energie per affrontare questa durissima salita che non perdona ma allo stesso tempo regala grandissime emozioni e panorami mozzafiato, che vi porterà al traguardo.
Dopo aver percorso circa 10 Km e fatto la sosta al secondo ristoro, si lascia il bellissimo paese di Colle Di Sogno per affrontare la parte più dura del percorso, dove i più allenati faranno la differenza.
Il mio consiglio è di non forzare il ritmo nei primi chilometri ma tenersi un pò le energie per affrontare questa durissima salita che non perdona ma allo stesso tempo regala grandissime emozioni e panorami mozzafiato, che vi porterà al traguardo.
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A.S.D. Dog Trail • Canicross Lecchese
Via Luigi tavola 79, Valgreghentino 23857 (LC)
C.F 92079460132
Via Luigi tavola 79, Valgreghentino 23857 (LC)
C.F 92079460132